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COLLEZIONISMO: ISTRUZIONI PER L'USO

Succede talvolta che qualcuno mi scriva per chiedere dove e come si possono trovare quei libri di cui Omar Austin ed io vi parliamo su queste pagine. E poichè penso che una rubrica come la nostra debba avere una funzione non solo critica e storicistica ma anche pratica e informativa, vorrei lasciarmi alle spalle, se ancora non ci sono riuscito, qualsiasi residuo cattedrattico, per assumere il più modesto ma non per questo meno utile ruolo di addetto all'Ufficio Informazioni.

Di cosa passi il convento della nostra editoria contemporanea, in fatto di riedizioni e di reprint , penso di avervi già reso edotti in passato. Vediamo invece che cosa bisogna fare se ci si vuole avventurare sul terreno del collezionismo vero e proprio, ovvero della ricerca delle edizioni originali (o comunque esaurite e fuori commercio) di libri illustrati; e mi riferisco soprattutto a quelli di cui ci avviene di parlare più spesso (e cioè quelli pubblicati fra la fine dell'ottocento e la metà del novecento), poichè, per quanto riguarda quelli più antichi, qualsiasi libreria antiquaria di livello medio-alto può andare bene.

La prima speranza che dovete lasciare, o voi ch'entrate, è di riuscire a mettere insieme una bella collezione con modica spesa. Questo era forse possibile fino all'inizio degli anni sessanta, quando i collezionisti erano pochi, e i librai antiquari guardavano al novecento (per dirla con P.G. Woodehouse) con l'occhio disgustato di un vegetariano che trova un bruco nel piatto dell'insalata. Quanto agli stracciaroli, nelle mani dei quali finivano di regola una quantità di cose affascinanti, inclusi i fumetti ed i libri per i bambini, erano del tutto incompetenti, e con mille lire ci si poteva anche portare a casa un Rackham, un Doré, un Rubino, o una decina di Salgari in prima edizione.

Purtroppo, le corse all'oro ci sono una volta sola, e chi allora non c'era, o non è stato abbastanza svelto a frustare i cavalli, non può fare altro che rassegnarsi: perchè nel frattempo, nel felice Paese in cui voi ed io viviamo, è aumentato il cosiddetto benessere, drogato quanto si vuole (come si è visto alfine) ma tale comunque da far lievitare i prezzi di qualsiasi cosa. Cosicchè, dopo i manager e i politici rampanti (per usare una parola che era tanto di moda fino a pochissimo tempo fa, e che adesso sa improvvisamente di lazzaretto), abbiamo avuto anche i collezionisti rampanti e gli stracciaroli più rampanti ancora: con il risultato che oggi è molto più facile trovare qualcuno che ti offre a prezzo carissimo una cosa che non vale niente, che non il contrario. Parallelamente, il mercato è diventato più selettivo e smaliziato, oltre che molto più affollato di un tempo; sicchè, se non siete dei segugi particolarmente fortunati, la cosa più sensata che potete fare è di rivolgervi a qualcuno che conosca la reale situazione del mercato, e che ne adotti correttamente i prezzi.

Gli studi bibliografici specializzati nel settore sono, a mia conoscenza, soltanto due: quello di Giuseppe Zanasi, a Bologna (O51/412610) e quello di Sergio Pignatone, a Torino ( 011/8127089).

Zanasi è stato il primo a capire, sette o otto anni fa, che anche in Italia stava crescendo quella passione per i libri illustrati del nostro secolo che già si era affermato negli altri paesi occidentali, e ha saputo cavalcare la tigre in modo magistrale, tanto che oggi si occupa molto malvolentieri di libri il cui prezzo allinei meno di sei o sette zeri . Ciò non toglie che nel suo catalogo possiate trovarci, anche se siete dei comuni mortali e non dei petrolieri texani, delle cose fascinose.

Pignatone, che ha nidificato in un angolo suggestivo della vecchia Torino, a due passi della Mole Antonelliana e dalla sala di proiezione del Museo del Cinema, è più giovane ma non meno agguerrito di Zanasi. Come lui, garantisce prodotti di elevata qualità, e a prezzi di mercato. Inoltre, per chi legge questa rivista, ha probabilmente "una marcia in più", poichè non si occupa solo di libri illustrati, ma anche di cinema, di fumetti e di altro materiale cartaceo (dispense popolari, riviste, cartoline, figurine, eccetera). (Una jungla, questa, in cui non voglio addentrarmi, poichè troppi sono coloro che si collocano intorno a questa opinabile linea di demarcazione; ragione per cui mi limiterò a citare soltanto, per conoscenza diretta e per meriti fumettistici, la bottega del consigliere ANAF Italo Pileri, a Roma: 06/3700255).

Oltre a quelli citati, che sono di gran lunga i più forniti e i più affidabili, ci sono alcuni altri studi bibliografici e librerie antiquarie che dedicano al libro illustrato, con una certa continuità, sezioni più meno ampie delle loro vetrine e dei loro cataloghi: come "Vecchi Libri" a Firenze (055/602895), "L'Arengario" a Brescia (030/2522472), o "Ex-Libris" (06/6791540), Scarpignato (06/6875923) e Sonia Natale (06/8395161) a Roma. (Ed è perlomeno singolare questo manipolo di coraggiosi, insediato in una città che, dal punto di vista bibliofilo, assomiglia molto da presso al Deserto dei Tartari).

I dati incalzano, lo spazio manca. Ma vorrei ancora darvi una indicazione di larghissima massima sulla situazione prezzi, anche se mi rendo conto che qualsiasi tentativo in questa direzione è destinato a restare incompleto, oltre che opinabile (molto dipende, ad esempio, dal singolo esemplare, dalla sua eventuale rilegatura e dal suo stato di conservazione). Comunque, diciamo che sotto alle 500.000 lire potrete trovare dei libri magari molto carini ma decisamente "minori", sia italiani che stranieri, e le prime edizioni italiane (e forse anche qualche prima edizione inglese, in versione "trade") dei libri di Rackham e di Dulac. Tra le 500.000 lire e il milione e mezzo dovreste trovare, oltre a quelle suddette (in versioni "trade" e "de luxe"), le prime edizioni di Kay Nielsen, nonchè i bei volumi dell'editore francese Piazza, e i non molti libri italiani di livello internazionale (come i Versi e disegni di Antonio Rubino, Le Favole di Trilussa di Cambellotti, la Vita Nova di Grassi e la Sibilla di Sartorio). Ancora più in alto, i libri illustrati "à pochoir ", e quelli dovuti ad alcuni autori specifici (come Umberto Brunelleschi, George Barbier, Alphonse Mucha e F.L.Schmied, la cui Odyssée può arrivare anche a cinquanta milioni).

Che altro? Oltre a quelle citate finora, singole escursioni nel settore le fanno, saltuariamente e inopinatamente, quasi tutte le librerie antiquarie; talchè è comunque consigliabile un periodico giro di controllo nel vostro entourage geografico, muniti dell'imprescindibile (oltre che divertente) Guida ragionata alle librerie antiquarie e d'occasione d'Italia, curata da Claudio Maria Messina per le Edizioni Del Vascello, e felicemente arrivata, nel giro di cinque anni, alla sua terza edizione.

(Comic Art, ottobre 1993)

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