DUE AUTOBIOGRAFIE (una vera e una finta)


La prima è la storia di un cinefilo arrabbiato, che ripercorre la mia vita seguendo il filo conduttore dei film che ho visto (fin da quando ero piccolo) e di quelli che ho fatto (dagli 8 millimetri ai film di montaggio, passando attraverso i "caroselli", i documentari, i lungometraggi, i film aziendali e istituzionali e i servizi televisivi, senza dimenticare i miei romanzi, che al cinema sono strettamente legati).
Il volume, corredato da molte fotografie e dall'indice dei film citati, è pubblicato da Il Foglio Letterario di Piombino. Consigliato solo ai cinefili, e ad alcuni di coloro la cui strada per un certo periodo (prima a Torino e poi a Roma) si è affiancata alla mia.

La seconda è un'autobiografia fittizia (o "immaginaria", come scrive Ernesto Ferrero nella sua prefazione), perchè è Salgari in persona che narra la propria vita (l'infanzia e l'adolescenza a Verona, il trasferimento a Torino, il lavoro assiduo, le difficoltà economiche, la pazzia della moglie, il suicidio). Questo racconto, ricostruito in dettaglio sulla base di studi e di documenti originali, è contaminato però da un elemento fantastico: poichè i suoi personaggi più noti (a cominciare da Sandokan e da Yanez De Gomera) escono dalle pagine dei romanzi e gli si materializzano accanto, interloquendo con lui, dandogli consigli e quando è il caso tirandogli anche le orecchie.
Il volume, corredato da riproduzioni delle splendide copertine originali dei romanzi di Salgari, è pubblicato da Daniela Piazza Editore di Torino. Consigliato soprattutto a coloro che hanno letto e amato in passato i romanzi di Emilio Salgari.

AVVISO AI NAVIGANTI
I due volumi si possono trovare solo dai rispettivi editori, da Amazon o altre librerie on line, e in "selected bookshops" (very, very selected).

E A PROPOSITO DEI FILM...



L'edizione definitiva di Baba Yaga è una confezione a doppio disco che contiene (oltre al film "reintegrato" dei tagli di censura e del prologo) una gran quantità di extra (documentari, film a passo ridotto e il "corto" Alfa 75 superstar). L'hanno curata gli amici di Nocturno, inserendola nella collana CineKult, curata da loro per la Cecchi Gori Home Video. (Diffidare delle imitazioni! E' ancora in commercio la vecchia edizione Surf, che contiene solo la versione tagliata del film e nessun extra. In copertina, la vecchia edizione ha un montaggio di fotografie del film, quella nuova un bel disegno di Guido Crepax).





Nell'autunno del 2015 Hanno cambiato faccia, a distanza di 44 anni dalla sua realizzazione, è stato proiettato per la prima volta nel Regno Unito, all'interno della rassegna "The Colour of Money" che si è svolta al Barbican Center di Londra. L'hanno voluto, e ne hanno curata l'edizione italiana con sottotitoli inglesi, gli amici di Cigarette Burns. Il bel "logo", che riecheggia certe soluzioni grafiche di Saul Bass, è firmato da Silver Ferox, già autore di numerosi "poster alternativi" di film di genere, compreso Baba Yaga.



Da un'intervista radiofonica di Patricia Maccormack (Londra, 2015):

"... One of the interesting things when we discover what happens in the film is that we realise that capitalism controls everything, that there is no church/state separation, that there is no licit and illicit. And in a lot of ways, this is a thinking film; it does really make you think, and it does make you question your own relationship with consumption. Particularly what I find interesting is the notion - because it's a horror film, so horror is all about transgression, and the bloody, the illicit, the naughty, the perverse - but this film shows that anything can be OK; as long as it's marketable, it has no inherent quality anymore...".




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